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Come svernare i Peperoncini: Guida 2022

preparare i peperoncini per l'inverno

Come preparare i peperoncini per l’inverno? Ecco la guida!

Come e perché svernare i Peperoncini

 
La stagione estiva sta terminando, ti accingi a raccogliere gli ultimi frutti e cominci a domandarti: che fare all’arrivo dei primi freddi? 

Bene, se stai cercando una risposta, sei nel posto giusto!

I vantaggi di svernare i peperoncini

 

Prima di tutto specifichiamo una cosa: Il peperoncino NON è una pianta annuale, è infatti una pianta abituata a vivere in climi sub tropicali o temperati e per natura è a tutti gli effetti una pianta a ciclo continuo

Che tu sia nelle pianure del Messico, in una fascia temperata dell’India o nella ridente California, potrai vedere piante di peperoncino fiorire e fruttificare in continuazione per tutto l’anno e se le condizioni sono favorevoli le singole piante possono vivere e produrre anche per molti anni.

Fatta questa doverosa (e cruciale) premessa, scopriamo quali sono gli innegabili vantaggi di svernare le nostre piante di peperoncino:

  • Possiamo preservare le nostre varietà preferite. Hai una pianta che fa dei bellissimi frutti? Puoi svernarla e assicurarti di avere bellissimi frutti anche l’anno successivo.
  • Possiamo raccogliere di più. Eh si! Svernare correttamente una pianta di peperoncino ci garantirà, all’inizio della primavera, di avere piante già formate con fusti solidi e robusti e un apparato radicale già formato. Mentre le nuove piantine si preparano a diventare adulte, le piante svernate potranno già produrre fiori e frutti, garantendoci almeno un raccolto in più durante la stagione.
  • Possiamo risparmiare tempo e denaro. Va da sé che avere piante già pronte ci permette di “saltare” tutta la trafila della semina; della serra riscaldata; delle luci; dell’acquisto di vasi di varie misure e dei travasi, portando un discreto risparmio sia del nostro tempo che del nostro denaro.
  • I Super-hot ringraziano. Le varietà più “pigre” appartengono senza dubbio alla famiglia dei Capsicum Chinense, famiglia di cui fanno parte molte tra le varietà più apprezzate (e piccanti) come gli Habanero, il Carolina Reaper, i Naga o gli Scoprion. Queste varietà hanno tempi di produzione e maturazione solitamente lenti, svernare un Chinense ci aiuterà a dimezzare i tempi di produzione senza dover attendere mesi per il primo raccolto!

Svernare i peperoncini a terra, si può?

Diciamolo subito, svernare i peperoncini a terra in Italia non è semplice e il più delle volte potrebbe concludersi tutto con un nulla di fatto.

Ma questo non vale ovunque, ovviamente!

Nel sud Italia sono moltissimi gli appassionati che si cimentano nello svernamento a terra con grande successo grazie alle temperature invernali più miti che caratterizzano il sud dello stivale.

Quindi, se le temperature invernali nella tua zona non scendono mai sotto i 6-7°c per più di 2-3 giorni e se le massime non sono mai inferiori ai 10° potrai cimentarti nello svernamento dei peperoncini a terra con buone possibilità di successo!

Se hai quindi intrapreso questa strada, assicurati di svolgere queste operazioni:

  • Raccogli tutti i frutti, maturi e non, prima dell’arrivo delle basse temperature
  • Pota le piante. Rimuovi i rametti più piccoli e pota anche quelli più grandi almeno fino alla prima biforcazione.
  • Proteggi le piante. La natura può scatenarsi all’improvviso, meglio non farsi trovare impreparati. Proteggi dunque fusto e chioma della pianta con teli antigelo in TNT (tessuto non tessuto) che garantiscono il passaggio della luce ma anche la conservazione dell’umidità e della temperatura, in caso di “minacce” incombenti potresti invece preferire teli più spessi, sempre in TNT, studiati appositamente per proteggere le piante da vento e grandine. E’ vivamente consigliato l’utilizzo di teli per pacciamatura da posizionare sul terreno al fine di proteggere anche l’apparato radicale.
Se invece vuoi preservare le piante che hai a terra, ma non ti fidi del clima della tua zona, continua a leggere, c’è ancora una possibilità!

Svernare i peperoncini in vaso

 
Lo svernamento in vaso è senza dubbio la soluzione migliore, più pratica e con la maggiore possibilità di successo.

La possibilità di spostare letteralmente le piante ci permette infatti di riporle al sicuro, preferibilmente all’interno della nostra abitazione.

Un’altra notizia positiva: Se hai coltivato a terra, puoi ovviamente trasferire le tue piante nei vasi e seguire questa procedura senza grandi differenze.

Dalla terra al vaso per svernare i peperoncini 

Ovviamente c’è qualche accorgimento “supplementare” da seguire:

  • Estrai delicatamente le piante dal terreno. Scava attorno al fusto, mantenendoti lontano da esso di almeno 40-50 centimetri, ed estrai il “panetto” che racchiude gran parte delle radici. Noi cosigliamo di ridurre il panetto tagliando con delle forbici da pota sterilizzate le radici più esterne, così da avere un panetto più omogeneo e facile da mettere in vaso. Non prendere alla leggera la parola “sterilizzate”, le radici sono una delle parti più sensibili della pianta e l’ultima cosa che vogliamo prima di un rinvaso è quella di veicolare malattie.
  • Usa un terriccio ben drenante. I peperoncini amano i terreni ben drenanti a prescindere, ma d’inverno questo è ancora più essenziale: dobbiamo infatti assicurarci che l’acqua non ristagni MAI per evitare che le radici possano congelarsi. Ricorda bene: se le radici si congelano anche solo per pochissimo tempo, la pianta morirà nella quasi totalità dei casi. Per assicurare un maggior potere drenante, valuta l’ipotesi di aggiungere argilla espansa e/o perlite al terriccio.

1. Come svernare il peperoncino: Il procedimento

 
  • Raccogli tutti i frutti. Che siano a terra o in vaso non fa nessuna differenza, una pianta che si avvia al “letargo” non deve avere stress energetici e i frutti, sopratutto che che devono ancora maturare, assorbono molte delle energie della pianta.
  • Valuta se potare. La regola vorrebbe che si potassero le piante prima dell’arrivo dell’inverno, ma qualcuno sostiene che il momento ideale sia invece l’inizio della primavera. La nostra opinione è che potare le piante in primavera può garantire maggior controllo sulla “forma” della pianta, ma è ancora più difficile controllare la forma di una pianta…morta. Per questo il nostro consiglio è quello di essere prudenti e potare prima dell’arrivo dei primi freddi, così da limitare l’inutile dispendio di energie che la pianta avrebbe per mantenere la sua chioma.
  • Attendi i primi freddi. Non anticipiamo troppo i tempi, far sentire un po’ di “freschino” alla pianta può essere un buon metodo per farle avvertire il cambio di stagione e migliorare la resa dello svernamento. Attenzione, ovviamente, che i “primi freddi” non siano perturbazioni siberiane!

2. Come potare i peperoncini per l’inverno

 
ATTENZIONE: Se non sei abituato o non hai mai effettuato delle potature di contenimento, le immagini che seguiranno potrebbero urtare la tua sensibilità   
 
carolina reaper potato per l'inverno
 Un Carolina Reaper potato per l’inverno

Come vedi la potatura è drastica, ma c’è una motivazione ben precisa. In questo caso sono state mantenute solamente poche foglie, il giusto per garantire un minimo svolgimento della fotosintesi, e sono stati rimossi praticamente tutti i rami con un taglio netto sotto alla biforcazione (la prima “Y”).

Questa è sicuramente una potatura molto estrema, ma se fatta con giudizio garantisce ottimi risultati.

Perché potare i peperoncini prima dell’inverno?

 
  • Si limita lo “spreco” di energie. Energie che sarebbero necessarie al mantenimento delle foglie e dei fusti
  • Si diminuisce la superficie esposta al clima più rigido
  • Si diminuisce la superficie fogliare che in inverno potrebbe essere attaccata da parassiti (afidi su tutti)
  • Si induce una sorta di “coma/letargo” che va a diminuire le necessità fisiologiche della pianta
  • Si riduce il fabbisogno idrico della pianta, così da diminuire le possibilità di eventuali ristagni 
peperoncino potato per l'inverno
 Una potatura leggermente meno drastica

Va detto, per completezza di informazione, che questo tipo di potatura non è proprio una cosa da “novizi”, è necessaria una certa esperienza per capire fin dove spingersi.

Per questo, se non l’hai mai fatta, ti consigliamo di limitarti nella potatura e tagliare solamente ciò che sta 10-15 centimentri SOPRA alla prima biforcazione del fusto (la prima “Y”). 

3. Dove posizionare i peperoncini durante lo svernamento?

Una volta seguite le accortezze di cui sopra, sarà arrivato il momento di posizionare le nostre piante, ecco cosa devi tenere a mente:

  • Posiziona le piante in un luogo dove le temperature non scendono MAI sotto i 10°c
  • Assicurati che il luogo scelto sia ben illuminato: la pianta va in letargo, è vero, ma non è morta! 
  • Pulisci bene il luogo dove vorrai far svernare le piante, assicurati che non ci siano piante malate, residui di terra, vasi con terriccio stantìo, ristagni d’acqua: le piante durante l’inverno avranno le difese abbassate, meglio non rischiare ed eliminare qualsiasi “nascondiglio” per parassiti, spore o funghi.
  • Non posizionare le piante vicino a fonti di calore (es: termosifoni).
E’ possibile usare una veranda o un balcone per far passare l’inverno alle nostre amate piante se le condizioni lo permettono anche se non è proprio l’ideale, ma se questa fosse la tua unica possibilità ti consigliamo comunque di utilizzare delle serre da balcone per garantire una maggior protezione alle piante che hai preparato.

4. Quanto e come annaffiare i peperoncini in inverno

Uno degli errori più frequenti di chi si cimenta per la prima volta nello svernamento riguarda senza dubbio un’errata gestione delle innaffiature.

Finora abbiamo lavorato per ridurre al massimo il consumo energetico della pianta, ridurre la superficie, ridurre il fabbisogno e… ovviamente dobbiamo ridurre drasticamente anche le innaffiature!

Quando le piante di peperoncino si saranno adeguate alla loro nuova sistemazione procederemo con un vero e proprio razionamento idrico, ma attenzione: i peperoncini non diventano improvvisamente dei Saguari dell’Arizona, hanno pur sempre bisogno di acqua! 

  • Annaffia solo ed esclusivamente quando la terra comincia a seccarsi. A meno che tu non abbia scelto una stanza estremamente calda, è assai probabile che tra un’innafiatura e l’altra possano passare settimane. La cosa importate da ricordare è di evitare nel modo più assoluto terreni fradici e ristagni idrici, questo deve essere un vero e proprio “mantra”.
  • Poichè nei luoghi chiusi, sopratutto se abitati, l’umidità ambientale può essere piuttosto bassa, ti consigliamo di nebulizzare l’ambiente periodicamente con un po’ d’acqua stando attenti a non esagerare. Non spruzzare l’acqua direttamente sulle piante.

Cosa succede ai peperoncini durante lo svernamento?

Il “letargo” che abbiamo imposto alla pianta porterà necessariamente dei cambiamenti. Alcuni di questi possono essere erroneamente intesi come segnali di malessere, ma in realtà il più delle volte si tratta di cambiamenti del tutto normali:

Caduta delle foglie: alcune foglie potrebbero cominciare a cadere, è il segnale che la pianta sta risparmiando energie ed è entrata in letargo

Rami “flosci”: come potrai immaginare la pianta sta cominciando a “ritrarre” le sue energie per preservare radici, fusto e le poche foglie necessarie. L’afflusso idrico in alcuni rami potrebbe diminuire, sopratutto se siamo stati di “mano leggera” con la potatura o nel caso in cui la potatura non sia stata eseguita.

Finito l’inverno: Come far ripartire le piante di peperoncino?

 

Quando le temperature invernali lasciano spazio ai primi tepori primaverili vuol dire che la stagione del letargo è finita ed è il momento di ripartire.

Se durante l’inverno saremo stati bravi, saranno le piante stesse ad avvertirci: Piccoli germogli cominceranno a fare capolino sul fusto della pianta, sintomo dell’avvenuta ripresa vegetativa.

A questo punto potrai procedere a fare quanto segue.

Travaso. Travasare le piante dopo l’inverno è una prassi assolutamente consigliata.

Questa procedura ha tutta una serie di vantaggi:

  • Spostare la pianta in un vaso più grosso (se necessario) e adatto all’imminente ripresa vegetativa
  • Rinfrescare il terreno dopo un inverno di “stasi”, possibilmente cambiandolo con un terriccio ben drenante e ricco di micronutrienti
  • Concimare il nuovo terriccio assicurando alla pianta i macronutrienti necessari alla ripresa vegetativa. L’ideale sarebbe cominciare con un concime non sbilanciato ed osservare la ripresa, se questa dovesse tardare possiamo aggiungere un concime più ricco di azoto (N) per stimolare la fase vegetativa

Innafiatura. Il periodo freddo è finito, le temperature sono in rialzo, il sole splende e la pianta sta cominciando a produrre nuovi rami. E’ il momento di ricominciare con una regolare innaffiatura avendo sempre l’accortezza di non esagerare.

Temperatura e Sole. Se siamo sicuri che il maltempo sia ormai un ricordo, sarà nostro dovere riportare le piante alla luce del sole così da alimentare il meraviglioso meccanismo della rinascita vegetativa. Le piante “svernate” sono piante adulte con un inverno alle spalle, non sofriranno il sole a meno di giornate estremamente calde, cosa abbastanza improbabile in primavera. In ogni caso potresti valutare l’idea di spruzzare del rame sulle foglie per aumentarne la fotoresistenza (e prevenire l’attacco di funghi e parassiti).

Qual è il tasso di successo dello svernamento?

 
Difficile dare una risposta secca a questa domanda.
Ti capiterà di seguire tutte le istruzioni ma di ritrovarti alcune piante che proprio non ne vogliono sapere. Alcune moriranno durante l’inverno, alcune alla prima ripresa vegetativa, altre ancora potrebbero fare una “falsa partenza” per poi spegnersi velocemente.

I fattori esterni sono molteplici, ma c’è anche un considerevole fattore genetico. 

Alcune piante sono infatti geneticamente più deboli delle altre, così come alcune varietà sono meno inclini al letargo di altre.

Per quella che è la nostra esperienza circa il 30% delle piante non supera l’inverno, ti consigliamo quindi, nel caso volessi “preservare” una determinata viarietà, di svernare almeno 3-4 piante per tipo!

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