Come conservare i semi di Peperoncino: Guida

Come conservare i semi di Peperoncino: Guida

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semi di peperoncino da conservare

Come conservare i semi di peperoncino?

Di cosa parleremo:

Perché conservare i semi di peperoncino

Hai faticato tutta la stagione e hai finalmente raccolto i tuoi bellissimi e buonissimi peperoncini, perché rinunciare a coltivarli anche l’anno prossimo? Conservare correttamente i semi può rivelarsi molto utile per tanti motivi:

  • Puoi continuare a coltivare le tue varietà preferite senza dover riacquistare i semi
  • Avrai la certezza che i semi produrranno piante sane e conformi
  • Potrai provare a portare avanti nuove varietà nate da incroci casuali nel tuo giardino (alto rischio di fallimento, ma se riesce può dare grandi soddisfazioni)
  • E poi: potrai regalare i semi ad amici e parenti ed “iniziare” altre persone a questa bellissima passione

Vediamo dunque come procedere per assicurarci che i nostri semi vengano conservati nella maniera corretta e senza correre il rischio di seminarli e aspettare per giorni senza che nasca nulla!

Come scegliere i frutti di peperoncino da cui estrarre i semi

Conservare correttamente i semi non è affatto una cosa banale e se non si seguono delle accortezze potresti avere delle brutte sorprese al momento della semina. Scegliere bene i frutti da cui estrarre i semi è fondamentale per assicurarsi un tasso di successo prossimo al 100%, vediamo quindi come procedere.

I frutti ideali hanno le seguenti caratteristiche:

  • Utilizza frutti di peperoncino ben maturi. Questo vale anche per varietà come gli jalapeño che solitamente si raccolgono ancora verdi. Attendi quindi che raggiungano la piena maturità (nel caso degli jalapeño che diventino rossi).
  • Assicurati che i frutti non presentino buchi, vistose ammaccature o macchie. Potrebbero essere il segnale della presenza di parassiti.
  • Scegli frutti da piante sane. Se la pianta da cui raccogli i peperoncini ha foglie macchiate, ha subìto una pesante infestazione o presenta gravi carenze, potrebbe aver prodotto frutti con un patrimonio genetico fragile o mutato.  A tal proposito potrebbe interessarti il nostro articolo “Malattie del Peperoncino: Riconoscerle e Combatterle“.
  • Scegli frutti visibilmente conformi. I peperoncini hanno la tendenza ad ibridarsi tra loro, soprattutto se abbiamo piantato due varietà differenti a poca distanza. Il problema degli ibridi non sta nel loro aspetto o nel loro sapore, che anzi può addirittura essere migliore dei “genitori”, ma buona parte degli frutti ibiridati produce semi non fertili. A meno che tu non abbia la certezza della “bontà genetica” dell’ibrido, ti sconsigliamo di raccoglierne i semi.

Una volta selezionati i frutti, potrai prepararti per l’estrazione dei semi e la loro conservazione

Come estrarre i semi dai peperoncini e come conservarli

L’estrazione dei semi è una pratica decisamente semplice, ma è sempre bene ricordarsi che si stanno maneggiando frutti che contengono capsaicina, ricorda quindi di proteggerti adeguatamente e di utilizzare strumenti adatti allo scopo.

Premessa:

  • I peperoncini sono piccanti (ah si, maddai!). Può capitare che durante l’estrazione questa vitale informazione ci passi di mente salvo poi rendercene conto quando oramai è troppo tardi (sigh!). Ricorda di proteggerti durante l’estrazione usando dei guanti, preferibilmente guanti in nitrile e non in lattice poiché la capsaicina è in grado di penetrarlo!
  • Utilizza un coltello pulito. Non è una cosa scontata e molti non ci fanno caso, ma i semi sono una parte molto delicata ed eventuali infestazioni batteriche potrebbero aggredirli durante la conservazione, rendendoli inutilizzabili. Per evitare ciò, utilizza un coltello ben pulito.
  • Prepara un foglio di giornale. La cosa importante è che sia un giornale alla “vecchia maniera”, non plastificato. Se hai mai lavorato con questo tipo di carta (o magari hai partecipato allo spoglio delle schede elettorali) avrai notato come le mani diventino secche molto rapidamente. E’ esattamente l’effetto che stiamo cercando.

Estrazione:

  • Ci siamo? Bene. Estraiamo i semi dal peperoncino semplicemente tagliandolo a metà e liberando i semi dalla placenta (la parte bianca o giallastra a cui sono attaccati). In questa fase non è necessario essere molto precisi, potrai lasciare anche dei pezzi di placenta, pulirai meglio il tutto più avanti.
  • Adagia quindi i semi su una pagina intera del giornale, scrivi con un pennarello la varietà di peperoncino e ripiega il foglio mantenendo i semi bene al centro.
  • Assicurati che sulla lama del coltello e sui guanti non siano rimasti dei semi attaccati, se c’è una cosa che è bene evitare è di creare involontariamente dei “mix” che potrebbero creare solamente confusione al momento della semina. Questo vale ovviamente se stai estraendo semi da varietà differenti.
  • Una volta conclusa l’operazione, riponi il foglio di giornale coi semi in un luogo asciutto e non esposto alla luce solare per circa 3-4 giorni. Meglio qualche giorno in più che in meno.
  • Passato il tempo necessario potrai aprire il foglio di giornale e verificare che i semi si siano ben seccati. Se necessario potrai rimuovere i residui di placenta. Anche in questa fase utilizza i guanti, i semi in realtà non contengono capsaicina, ma sono stati a contatto con la placenta che invece ne ha a iosa.
  • Se sei soddisfatto del livello di essiccazione dei semi puoi conservarli all’interno di una bustina di plastica e riporli in luogo asciutto e fresco, meglio ancora in frigorifero.

Quanto durano i semi essiccati?

Se hai seguito tutte le raccomandazioni i semi conservati potranno essere piantati anche dopo 2-3 anni dalla preparazione.

A noi sono venute fuori piante da semi di oltre 5 anni, ma ti sconsigliamo di attendere così a lungo, è un rischio che non vale la pena correre!


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