Impariamo a coltivare i peperoncini in casa con una Grow Box!
Di cosa parleremo:
- Cos’è una Grow Box
- L’illuminazione in una Grow Box
- La corretta temperatura interna
- Mantenere l’umidità ideale
- Il corretto posizionamento delle piantine
- Ricapitoliamo: cosa ti serve
Cos’è una Grow Box?
 Una grow box per peperoncini è un sistema chiuso per la coltivazione indoor di piante di peperoncino. Questo sistema è progettato per creare un ambiente controllato per la crescita delle piante, che può essere regolato per fornire la luce, la temperatura, l’umidità e il controllo del terreno necessari per la crescita sana delle piante. La grow box per peperoncini è dotata di un sistema di illuminazione artificiale, un sistema di irrigazione, un sistema di ventilazione e un sistema di controllo della temperatura e dell’umidità , tutti progettati per garantire le condizioni ottimali per la crescita delle piante. Questo tipo di sistema è ideale per chi desidera coltivare peperoncini in ambienti con limitazioni di spazio o climatiche sfavorevoli. Vediamo ora, caratteristica per caratteristica, come dovrebbe essere impostata una Grow Box per avere i migliori risultati.
L’illuminazione della Grow Box per la coltivazione di peperoncini.
Per la coltivazione dei peperoncini in una grow box, è consigliato utilizzare lampade a LED che imitino la luce solare.
Queste lampade dovrebbero fornire una luce bianca calda e rossa, che è ideale per la crescita delle piante. È importante che la luce sia regolabile in modo da adattarsi alle esigenze delle piante in ogni fase della loro crescita.
La luce andrebbe posizionata immediatamente sopra i vasi in cui abbiamo piantato i peperoncini, ovviamente ad una distanza tale che il calore emanato dalle luci (relativamente trascurabile se sono luci a LED) non interferisca negativamente con la crescita delle piantine.
Vi sono luci di vari formati e di varie tipoligie, ad incandescenza o lampade a LED, noi preferiamo queste ultime sia per un discorso di maggior controllo della temperatura all’interno della grow box, sia per una questione – non trascurabile – di risparmio energetico.
Considera infatti che sopratutto nei primissimi momenti di vita delle piantine, diciamo nelle prime 3-4 settimane, l’illuminazione dovrebbe garantire 12-16 ore di luce ogni giorno, per evitare il fenomeno della “filatura“, ovvero quel fenomeno che comporta l’eccessivo allungamento delle piante quando non ricevono abbastanza luce. Delle piante che nascono “filate” avranno problemi strutturali e molto probabilmente si svilupperanno in altezza con degli steli molto fini non adatti a supportare i nuovi rami.
L’obiettivo dovrebbe essere quello di mettere le piante in condizione di avere abbastanza luce da preferire lo sviluppo orizzontale piuttosto che quello verticale. Ricorda che una pianta di peperoncino produce più frutti più rami si sviluppano, quindi la “forma” ideale dovrebbe essere quella a cespuglio e non quella ad alberello.
Come regolare le ore di luce all’interno della Grow Box?
Ovviamente ciò può differire a seconda di dove avete posizionato la vostra grow box per peperoncini, se questa è in casa in una zona facilmente accessibile potete anche accendere e spegnere le luci manualmente ricordando di garantire almeno 12-16 ore di luce. Se invece, perché la grow box è in garage o in uno sgabuzzino o semplicemente preferisci rendere la cosa automatica, puoi optare per l’utilizzo di comodi timer per impostare gli orari di accensione e spegnimento.
La corretta temperatura all’interno della Grow Box per i peperoncini
Per la coltivazione di peperoncini in una grow box, è importante mantenere una temperatura adeguata per garantire una crescita sana e rigogliosa delle piante.
Di solito, la temperatura ottimale per la coltivazione dei peperoncini va da 20 a 30 gradi Celsius. Durante il giorno, la temperatura può essere leggermente più alta per imitare le condizioni di una giornata calda e durante la notte può essere leggermente più bassa per imitare le condizioni di una notte fresca.
È importante che la temperatura sia costante e che non vi siano variazioni drastiche. Questo può essere ottenuto utilizzando un sistema di riscaldamento o di raffreddamento, a seconda delle esigenze. Inoltre, è importante che la grow box sia ben ventilata in modo da evitare la formazione di umidità eccessiva, che può danneggiare la crescita delle piante.
Ora ti illustreremo come abbiamo risolto la questione temperature all’interno della nostra grow box.
Prima di tutto abbiamo acquistato un termostato programmabile collegato ad una termocoppia, questo permette di poter impostare temperatura minima e massima da trasmettere alla base riscaldante.
Il termostato è dotato di una termocoppia, ovvero un cavo che riceve i dati sulla temperatura e li ritrasmette al dispositivo che andrà quindi a regolare l’energia da erogare ai cavi riscaldanti.
Assicurati che la termocoppia sia ben posizionata, possibilmente al centro della growbox e non a diretto contatto coi cavi riscaldanti (per evitare che suggeriscano una temperatura più elevata di quella effettivamente presente).
Scegli cavi riscaldanti che abbiano lunghezze adeguate alla superficie dove posizionerai le piante, ti consigliamo di posizionare i cavi a “serpentina” lungo la base della growbox in modo da massimizzare l’efficienza e la superficie riscaldata. Sopra alla serprentina appena creata puoi posizionare un tappetino, uno strato di tessuto o, come nel nostro caso, uno strato di sabbia che assorbirà il calore e lo ritrasmetterà in maniera uniforme su tutta la superficie al di sotto delle piante. Questo espediente inoltre ti permetterà di garantire una temperatura più omogenea e costante, oltre che sfruttare il potere assorbente della sabbia che fungerà così anche da ottimo sistema per il controllo dell’umidità interna alla grow box.
Ci sentiamo di sconsigliarti i tappetini riscaldanti poiché spesso sono poco potenti e molto dispersivi.
Mantenere la corretta umidità interna alla grow box, fondamentale per i nostri peperoncini
Per la coltivazione di peperoncini in una grow box, la gestione dell’umidità è molto importante per garantire una crescita sana e rigogliosa delle piante, mantenere un livello di umidità adeguato può infatti influire positivamente sulle prestazioni della coltivazione e sulla qualità dei raccolti.
La maggior parte dei peperoncini richiede un’umidità compresa tra il 50% e il 70%, ma alcune varietà possono tollerare livelli leggermente più alti o più bassi.
Per mantenere un’umidità adeguata, è possibile utilizzare un umidificatore o un sistema di nebulizzazione per aumentare l’umidità dell’aria all’interno della grow box.
È importante evitare livelli di umidità eccessivi, poiché possono favorire la crescita di muffe e funghi dannosi per le piante, un’eccessiva umidità può anche causare la comparsa di malattie come la ruggine delle foglie o la peronospora.
Come abbiamo gestito i livelli di umidità all’interno della nostra grow box?
Come per la temperatura anche per l’umidità abbiamo deciso di affidarci ad un sistema automatizzato, abbiamo infatti inserito un umidostato-igrostato digitale che ha il compito di rilevare l’umidità interna alla grow box, analizzare se questa rientra all’interno dei limiti che abbiamo impostato e reagire di conseguenza dando corrente ai dispositivi per l’aumento o la diminuzione dell’umidità .
Come per il termostato, anche l’igrostato ha una sonda che rileva l’umidità , ti consigliamo di posizionarla all’altezza del terreno di coltura e non troppo vicina alle luci.
Una volta posizionato l’igrostato si dovranno collegare ad esso gli strumenti di regolazione dell’umidità , noi abbiamo optato per un umidificatore (nello specifico uno di quelli che si mettono nelle stanze dei bambini) e un piccolo ventilatore.
Quando l’umidità non è sufficiente si accende l’umidificatore, se invece l’umidità è eccessiva si accende il piccolo ventilatore che fa defluire l’aria fuori dalla grow box (assicurati quindi di posizionarlo nelle adiacenze dei fori presenti nelle grow box) riducendo la quantità di vapore all’interno del sistema.
Come posizionare correttamente le piante di peperoncino all’interno della Grow Box?
Ci possono essere varie soluzioni, c’è chi stende direttamente il terriccio sopra la superficie riscaldante, chi posiziona i vasetti da coltivazione, chi pianta direttamente in vaso e chi, come noi, preferisce utilizzare un sistema ibrido.
In cosa consiste il sistema ibrido?
Prima di tutto dobbiamo assicurarci di aver fatto germogliare correttamente i nostri semi (vedi la guida su come far germogliare i semi di peperoncino), quando questi sono pronti li andiamo a posizionare con un po’ di terriccio all’interno di un bicchiere di carta prestando la massima attenzione a posizionare un solo seme per bicchiere.
Una volta completata questa operazione andiamo a posizionare i bicchierini sopra lo strato di sabbia (vedi nel paragrafo sulla temperatura) e ci assicuriamo che le luci siano sufficientemente vicine ai bicchierini (30-40 cm). Per regolare la distanza delle luci dalle piantine noi abbiamo optato per l’utilizzo di comode carrucole per spostare le luci led man mano che le piante crescevano.
Una volta cresciute sufficientemente, abbiamo rinvasato le piantine nei vasi definitivi e abbiamo atteso la loro crescita fino a quando la stagione non ha permesso di poterle spostare all’esterno.
Ti consigliamo in ogni caso di lasciare adeguato spazio tra una pianta e l’altra in modo che non si crei eccessiva competizione nella fase vegetativa.



Recap: Cosa acquistare
Facciamo quindi un piccolo e sintetico recap di ciò che potrebbe servirti e di ciò che è essenziale per poter coltivare i tuoi peperoncini in una grow box:
- Grow Box
- Sistema di illuminazione
- Carrucole
- Timer
- Sistema di controllo della temperatura
- Cavetti riscaldanti
- Sistema di controllo dell’umiditÃ
- Umidificatore
- Ventilatore
Bene, ora che hai tutte le informazioni non vediamo l’ora di vederti all’opera! Ci auguriamo che questa guida ti sia piaciuta, se ciò corrisponde alla realtà condividila con i tuoi amici, grazie!